Prosciuttificio Bagatto Rino di Bagatto Lorenzo & C.sas
Il territorio San Daniele del Friuli

Il Territorio

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Come descrivere in poche parole lo splendido territorio di San Daniele del Friuli? Qui ci sono prati fioriti e dolci colline, strade che si perdono in una natura incontaminata, borghi rurali e castelli medioevali, antiche botteghe e tesori artistici inestimabili… per una vacanza di qualche giorno, ma anche per una gita fuori porta, ecco una meta preziosa e sempre generosa con tutti i suoi visitatori.

Enogastronomia

San Daniele offre intense esperienze enogastronomiche: qui è possibile gustare vini eccellenti, prodotti ancora con metodi tradizionali e lasciati invecchiare in botti centenarie. A questi si affiancano vere specialità che, dagli insaccati ai risotti con le erbe di stagione, dai formaggi alla polenta senza dimenticare la ricca gubana, rendono la vacanza o la gita fuori porta un’esperienza stuzzicante e diversa dal solito.  

Arte e cultura

La storia di San Daniele è stata scritta dai numerosi artisti e grandi intellettuali che hanno donato alla cittadina grandi tesori come la Biblioteca Guarneriana, tra le più antiche in Italia, oppure la Chiesa di Sant’Antonio Abate celebre per i suoi affreschi quattrocenteschi. Qui hanno lavorato il Palladio e Pellegrino da San Daniele per non parlare della cittadina in sé che ritrova nello splendido castello medievale ornato di piazze, corti e suggestivi borghi storici un flair tutto italiano, da vivere intensamente in ogni stagione.

Paesaggio

Venire a San Daniele del Friuli significa godere di una natura accogliente e incontaminata, dove le cicogne intrecciano i loro voli tra le dolci colline che coronano la pianura e dove il segno dell’uomo si è posto sempre con rispetto ed attenzione. Parte integrante di questo luogo del cuore, anche il prosciuttificio Bagatto rinnova ogni giorno la sua appartenenza con l’energia dei suoi pannelli fotovoltaici e con le colonnine di ricarica per le biciclette elettriche installate nel giardino. Il prosciuttificio ha anche donato alla comunità di San Daniele la prima casetta dell’acqua.